Descrizione
Ce n’est pas un Patchouly
Creatore: Lucien Ferrero
Anno: 2022
NOTE OLFATTIVE: o.e. arancia amara, o.e. limone italiano, o.e. bergamotto, o.e. menta piperita, o.e. geranio egiziano, o.e. carota, assoluta di mate, o.e. di patchouly, o.e. di noce moscata, o.e. di legno guaiaco, ass. di fir balsam, benzoino resinoide, sss. di fava tonka
Ce n’est pas un Patchouly: “Sì, il nome è voluto e manifesta l’originalità di questo profumo che, pur avendo una altissima percentuale di un prezioso olio essenziale di Patchouly al suo interno, non è una fragranza “al Patchouly”. Lucien Ferrero ha voluto prendere questo olio essenziale e trasformarlo in volute leggere ed eleganti che si elevano e si slanciano verso il firmamento. Per ottenere questo risultato unico e indimenticabile, Lucien Ferrero ha circondato il Patchouly di una assoluta di mate per sollevarne la nota scura, a tratti pesante, e farla arrivare in cielo, come un tè per gli angeli.”
Curiosità
Dalla fine degli anni ’60 e per tutti i ’70 , il Patchouly è stata la fragranza del movimento hippie, la cosiddetta love generation, per il suo presunto potere afrodisiaco e meditativo e per qualcuno anche ipnotico: invitava a lasciarsi andare al potere dei sensi proprio per la spiccata sensualità del suo aroma. Nel passato in India e in Medio Oriente i commercianti di stoffe mettevano delle foglie di patchouly negli involucri dei tessuti preziosi per profumarli e per tenere lontane le tarme, noltre, le sue foglie essiccate venivano usate come profumatori per ambienti ante-litteram. Arrivato in Europa nella metà del XIX secolo venne usato in Inghilterra per profumare pot-pourri e sacchetti profuma biancheria, diventando la fragranza preferita in epoca Vittoriana. Da lì alla conquista del resto dell’Europa il passo è stato facile.